Dietro ogni blasfemo, c'è un giardino incantato...
01 agosto 2013
da Il Deserto dei Tartari
Che cosa senza senso: perché non riusciva a sorridere con la doverosa spensieratezza mentre salutava la madre? Perché non badava neppure alle sue ultime raccomandazioni e arrivava soltanto a percepire il suono di quella voce, così familiare ed umano? Perché girava per la camera con inconcludente nervosismo, senza riuscire a trovare l'orologio, il frustino, il berretto, che pure si trovavano al loro giusto posto? Non partiva certo per la guerra! Decine di tenenti come lui, i suoi vecchi compagni, lasciavano a quella stessa ora la casa paterna fra allegre risate, come se andassero a una festa. Perchè non gli uscivano dalla bocca, per la madre, che frasi generiche vuote di senso invece che affettuose e tranquillanti parole? L'amarezza di lasciare per la prima volta la vecchia casa, dove era nato alle speranza, i timori che porta con sè ogni mutamento, la commozione di salutare la mamma, gli riempivano sì l'animo, ma su tutto ciò gravava un insistente pensiero, che non gli riusciva di identificare, come un vago presentimento di cose fatali, quasi egli stesse per cominciare un viaggio senza ritorno.
30 giugno 2013
Le bel été - Cesare Pavese
«- Moi, je ne compte pas pour toi?» demanda Ginia.
Guido la serra alors contre son bras. «Toi, tu n'es pas l'été.
Tu ne sais pas ce que c'est que de faire un tableau.
Il faudrait que je devienne amoureux de toi, pour devenir intelligent.
Et alors je perdrais du temps. Il faut que tu saches qu'un homme
ne travaille que s'il a des amis qui le comprennent.
- Tu n'as jamais été amoureux? dit Ginia sans le regarder.
- De vous autres? Je n'ai pas le temps.»
Guido la serra alors contre son bras. «Toi, tu n'es pas l'été.
Tu ne sais pas ce que c'est que de faire un tableau.
Il faudrait que je devienne amoureux de toi, pour devenir intelligent.
Et alors je perdrais du temps. Il faut que tu saches qu'un homme
ne travaille que s'il a des amis qui le comprennent.
- Tu n'as jamais été amoureux? dit Ginia sans le regarder.
- De vous autres? Je n'ai pas le temps.»
16 marzo 2013
Llorona, Marcela Serrano
Y a propósito de los amores: un cierto tipo de olvido es inevitable. Cuando se es joven, al margen de la voluntad, los huesos se recomponen. La carne sale del fango y se alienta. Recuperé mi ordenaire y volví a bailar como un demonio hasta el alba.
02 ottobre 2011
da Leggere Lolita a Teheran - Azar Nafisi
"C'é un modo di dire persiano, la pietra paziente, che si usa spesso nei momenti di difficoltà e smarrimento. Se un uomo riversa tutti i suoi problemi e i suoi guai sulla pietra, questa lo ascolterà, ne assorbirà i dolori e i segreti, e allevierà la sua pena. A volte però la pietra non riesce più a sopportare il peso e si spacca." Leggere Lolita a Teheran - Azar Nafisi
"E' l'esperienza sensoriale di un altro mondo. Se non entrate in quel mondo, se non trattenete il respiro insieme ai personaggi, se non vi lasciate coinvolgere nel loro destino, non arriverete mai ad identificarvi con loro, non arriverete mai al cuore del libro. E' così che si legge un romanzo: come se fosse qualcosa da inalare, da tenere nei polmoni. Dunque, cominciate a respirare. Ricordate solo questo. E' tutto; potete andare" Leggere Lolita a Teheran - Azar Nafisi
12 aprile 2011
from The Winter of Our Discontent - John Steinbeck
I did hope that Joey never discovered that he was the best teacher I had ever had. He not only informed, he demonstrated and, without knowing it, prepared a way for me. Everyone who knew about such things, the experts, agreed that only money gets money. The best way is always the simplest. The shocking simplicity of the thing was its greatest strength.
Iscriviti a:
Post (Atom)