22 settembre 2010


"Le cento città" di Vincenzo Costantino Chinaski (poesia da "Gabbia")

Ognuno ha le sue prigioni
Ognuno ci convive.
Ma quando le pareti cominciano a restringersi, le
facce diventano anonime....
Quando lo specchio comincia a darti del tu
Quando i marciapiedi ti provocano vertigini
e la strada sembra il tuo tappeto rosso
Metti insieme il tuo bagaglio
Riempilo di ricordi, speranze, parole
Riempilo di emozioni,musiche,liti,illusioni
Trovati un amico e comincia la
condivisione
vai a caso,
lascia le tue lacrime sul
cuscino,incontrati con la vita,scontrati con il dolore, ruba l’amore....
Non avere una meta ma cento,prova a ritornare perché
il ritorno dà senso al viaggio....

Gira intorno al mondo....
Non girare con lui....
Affrancati da te stesso e dall’attesa....
Per amare la vita bisogna tradire le aspettative....
Guardati intorno e guardati da chi si professa libero....
Il sapore della libertà è la paura....
Solo chi ha paura della libertà ha il coraggio di
inseguirla.....


Camminavo lungo le vie della mia triste città quando ho sentito per la mia prima volta le parole di questa splendida poesia nelle cuffiette dell'ipod recitate dalla voce calda e rauca di Vinicio. Un brivido mi ha turbato la pelle ed una lacrima scura è scivolata via dietro gli occhiali scuri.